Tutto ciò che esiste è destinato a ritornare, un principio che trova piena applicazione anche nell’ambito del giardinaggio e dell’orto. In questi contesti, gli scarti di verdure e altri residui vegetali possono essere recuperati e trasformati in molteplici modi, consentendoci di ottenere un prezioso materiale noto come compost. Questo composto naturale rappresenta un eccellente nutrimento per la maggior parte delle piante da orto, favorendo una crescita sana e rigogliosa.
Fertilizzazione naturale
Fin dall’antichità, e ancora oggi su larga scala, il riciclo di materiali vegetali e organici, inclusi quelli provenienti dalla cucina, riveste un ruolo fondamentale nella coltivazione. Il concime, infatti, arricchisce il terreno migliorandone la struttura e la fertilità, mentre il fertilizzante agisce direttamente sulle piante, favorendone lo sviluppo e la resistenza. Entrambi contribuiscono a creare un ambiente ideale per la crescita delle colture.

Non sorprende che, fino all’avvento dei fertilizzanti chimici, le popolazioni che conoscevano le proprietà organiche del suolo abbiano ottenuto raccolti più abbondanti e resistenti. Questo perché sia le piante che il substrato traggono beneficio dall’apporto di composti organici. Nel contesto dell’orto, è importante ricordare quanto sia vantaggioso arricchire il terreno con sostanze naturali.
Dall’acqua di cottura delle verdure fino alla produzione di compost domestico, oggi è sempre più diffusa la pratica di creare un ambiente ricco di sostanze nutritive utilizzando semplici strumenti. Un bidone apposito, o anche un contenitore riadattato, permette di trasformare gli scarti alimentari vegetali in un prezioso alleato per il nostro orto.
Creare un compost
Per realizzare il compost si può acquistare una compostiera oppure utilizzare un cassone in legno capiente e profondo, o ancora un contenitore in plastica. L’importante è che sia ben chiuso ma dotato di fori per garantire la circolazione dell’aria: in assenza di ventilazione, infatti, gli scarti rischiano di marcire e fermentare eccessivamente, compromettendo il risultato e generando cattivi odori.

Nel compost si possono inserire la maggior parte degli scarti vegetali: bucce di frutta come banane, mele, pere e agrumi, foglie secche, rami spezzati, evitando però residui di piante malate o infestati da parassiti. Anche il pane raffermo, sminuzzato in piccoli pezzi, favorisce il processo di compostaggio, così come l’erba tagliata, pezzi di carta e cartone non trattati e gusci d’uovo.
Ottimi anche i fondi di tè e caffè, ricchi di azoto, elemento fondamentale per la formazione del compost. La miscela si ottiene combinando terriccio con gli scarti selezionati, annaffiando di tanto in tanto per mantenere la giusta umidità e mescolando il tutto almeno ogni 2-3 mesi per favorire una decomposizione uniforme.
Istruzioni per il compost
Il compost va posizionato in un luogo riparato dal sole diretto e non troppo esposto al vento; per motivi estetici e pratici, è preferibile scegliere un’area un po’ appartata ma ben ventilata. È fondamentale cercare di bilanciare i diversi elementi che si inseriscono nel compost, alternando materiali umidi e secchi.

La base del compost deve essere costituita dal terreno, anche se non è nuovo. Se si inizia per la prima volta, è consigliabile disporre sul fondo una buona quantità di rami secchi e foglie, che favoriscono la circolazione dell’ossigeno e aiutano a mantenere il giusto grado di umidità all’interno del contenitore.
Ogni tre mesi circa, il contenuto va rivoltato e rimescolato, eventualmente aggiungendo un po’ d’acqua se risulta troppo secco, ma senza esagerare per evitare che diventi troppo bagnato e maleodorante.
Un compost di qualità deve essere friabile, privo di pezzi troppo grandi e leggermente umido, mai completamente asciutto.
Come usare il compost
Il compost può essere distribuito sia nell’orto che nel giardino: un buon compost apporta minerali essenziali come azoto e carbonio, fondamentali per la fertilità del suolo, oltre a potassio, magnesio e calcio, che arricchiscono ulteriormente il terreno e favoriscono la crescita delle piante.

Non esiste una quantità standard di compost da utilizzare: generalmente si consiglia di distribuire tra 2 e 5 kg per ogni metro quadro di orto, ma la dose può variare in base alle esigenze delle colture scelte. È buona pratica incorporare il compost nel terreno alcune settimane prima della semina o del trapianto delle nuove piante.
La produzione e l’utilizzo del compost rappresentano una scelta sostenibile, che permette di ridurre i rifiuti organici e di arricchire il terreno con sostanze nutritive preziose. Nel tempo, il compost contribuisce non solo alla crescita vigorosa delle piante, ma anche alla loro difesa naturale contro parassiti e malattie, garantendo un orto più sano e produttivo.