Una cosa è indiscutibile: il digitale terrestre ha rappresentato una vera e propria rivoluzione. In particolare, ha trasformato radicalmente il panorama televisivo. Con il trascorrere degli anni, la qualità e la varietà dell’offerta sono cresciute costantemente, e il processo di miglioramento è tuttora in corso. Tuttavia, una novità importante è alle porte: sembra infatti che, a partire dal prossimo mese, alcuni canali non saranno più disponibili. Ma quali sono i canali coinvolti?
Digitale terrestre: alcuni canali verranno cancellati
Le ragioni per cui alcuni canali smetteranno di essere visibili sono molteplici e variegate. Un primo fattore determinante riguarda il cambiamento, o meglio l’aggiornamento, delle frequenze di trasmissione, che negli ultimi tempi sono state modificate più volte. Un altro elemento cruciale è l’introduzione del nuovo standard DVB-T2, un passaggio tecnologico di grande rilievo.

Un ulteriore motivo che ha portato alla chiusura di alcuni canali è il passaggio dal vecchio standard DVB-T al più moderno DVB-T2. Questo cambiamento impone agli utenti di dotarsi di televisori o decoder compatibili con le nuove tecnologie, lasciando obsoleti i dispositivi più datati.
Infine, va considerata anche la riorganizzazione dei multiplex, ovvero quei gruppi di canali trasmessi su una singola frequenza. L’arrivo di nuovi canali rende necessaria una redistribuzione delle frequenze, con conseguenti modifiche che, almeno per ora, mantengono ancora disponibili alcune frequenze, ma non è detto che la situazione resti invariata a lungo.
Ma quali sono i canali non disponibili?
I canali interessati da queste modifiche si suddividono in tre categorie principali: nazionali, regionali e tematici. In ciascuna di queste categorie, nelle prossime settimane, si assisterà alla cancellazione o allo spostamento di alcuni canali, inclusi quelli che finora hanno rappresentato dei punti di riferimento per il pubblico. Le motivazioni, come già accennato, sono legate agli aggiornamenti tecnici e organizzativi sopra descritti. La questione, dunque, riguarda l’intero panorama televisivo.

Per quanto riguarda i canali nazionali, potrebbero non essere più accessibili alcune reti Rai e Mediaset, come Rai Movie e Rai Premium, che rischiano di essere cancellate o trasferite su altre piattaforme. Lo stesso vale per Italia 2 e Mediaset Extra. Sul fronte dei canali regionali, invece, la riorganizzazione interesserà soprattutto i multiplex locali.
Per quanto concerne i canali tematici, ossia quelli dedicati a musica, sport o documentari, sono in atto cambiamenti significativi: alcuni di questi potrebbero essere trasferiti su piattaforme streaming o trasformarsi in canali a pagamento. Tutto dipenderà dagli aggiornamenti che verranno implementati progressivamente.
Che cosa fare dopo la cancellazione
Nel caso in cui alcuni canali vengano cancellati o spostati, il primo passo da compiere è effettuare una nuova sintonizzazione. In questo modo, sarà possibile aggiornare la lista dei canali sulla propria TV o decoder e individuare eventuali canali che hanno semplicemente cambiato posizione. È consigliabile avviare la ricerca automatica dei canali per semplificare il processo.

È inoltre fondamentale verificare che il proprio dispositivo sia effettivamente compatibile con i nuovi standard e controllare se siano stati aggiunti nuovi canali. Basta annotare marca, modello e tipologia della TV e, se necessario, consultare internet per ottenere tutte le informazioni utili.
Se, nonostante questi accorgimenti, non si riesce a recuperare i canali desiderati, è possibile che alcuni di essi siano stati trasferiti su piattaforme streaming e siano quindi accessibili solo tramite computer, smart TV o servizi come Amazon Prime Video, Netflix e simili, che richiedono un abbonamento.
Per concludere
In definitiva, la cancellazione o la scomparsa di alcuni canali è un fenomeno ciclico, che si verifica periodicamente a causa degli aggiornamenti tecnologici che coinvolgono sia le televisioni che i decoder. L’innovazione tecnologica è inarrestabile e porta inevitabilmente a continui cambiamenti nel modo in cui fruiamo dei contenuti televisivi.

I fattori che determinano questi cambiamenti sono quelli già illustrati: introduzione di nuovi standard, cancellazione o riorganizzazione di canali e multiplex, aggiornamenti tecnici. Questa dinamica riguarda tutte le tipologie di canali: regionali, digitali, tematici e nazionali, sia sulla TV tradizionale che sulle piattaforme streaming accessibili da PC o smartphone.
Per questo motivo, è consigliabile effettuare almeno una volta al mese un aggiornamento della lista canali, sia sulla TV che sul decoder, per restare sempre al passo con le novità e non rischiare di perdere i propri programmi preferiti. La risintonizzazione può essere impostata in modalità automatica e richiede solo pochi minuti: un piccolo gesto che garantisce un’esperienza televisiva sempre aggiornata.