Monte Turcisi è uno
scosceso rilievo che raggiunge un'altezza massima di
320m e sulla cui cima insistono le imponenti
vestigia di una fortezza del periodo greco,
presumibilmente eretta tra il 500 e il 550 a.C.,
mentre è del IV sec. la presenza di una seconda
cortina muraria a quota inferiore. Il phrourion
greco aveva la funzione di protezione delle fertili
pianure del fiume Dittaino e Simeto dai siculi che
occupavano le zone dell'interno. La fortezza fu
costruita facendo uso di enormi blocchi di pietra
che in alcuni casi raggiungevano la lunghezza di 1,7
metri.


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Monte Turcisi (
fortificazione )
Sul
pianoro si trovano cinque cisterne per l'acqua di
cui due molto ben conservate e i resti dell'eremo
di S. Giacomo eretto nel 1650 comprensivo di
chiesa e di ambienti monastici.
Il rinvenimento di ceramica pettinata indica una
frequentazione anche nel periodo bizantino così come
alcuni resti semisepolti di mura con malta i quali
sembrano sembrano testimoniare una continuazione
anche in epoca tardo-medievale.
In ultimo il rinvenimento di un utensile in selce
lavorato potrebbe sostenere l'ipotesi di un utilizzo
strategico del monte già in epoca preistorica.
Un aspetto particolare di Monte
Turcisi è la presenza di
Asfodeline lutea, una
particolare pianta commestibile
e dal sapore molto delicato. La
rimanente vegetazione spontanea
è di tipo mediterraneo (ambiente
di gariga), con arbusti e piante
adattate al clima
particolarmente arido e ai
terreni di litologia
roccioso-pietrosa. Sono state
individuate: Asparagus
acutifolius e albus, Foeniculum
vulgare e piperitum, Cynara cardunculus,
cicorione, coscidivecchia,
caccialepre (Reichardia picroide)
pomodoro selvatico (Solanum
sodomaeum), ruta, cardedda (Sonchus oleraceus),
timo.
Testo e foto sono stati gentilmente concessi da :
Diego Barucco - www.siciliafotografica.it |